REGIONE LUBELSKIE, COLORI E TRADIZIONI
Lublino è un importante punto di unione fra l’Europa occidentale e quella orientale. Situata nell’est della Polonia, lungo la sponda della Vistola, nell’omonima regione di Lublino. Crocevia mercantile e diplomatico nel corso della storia, oggi è meta di artisti, scienziati, studenti e imprenditori.
La città veniva frequentata costantemente da mercanti provenienti dalle regioni transcaucasiche, dal Mar Nero, dalla Lituania e dal cuore della Russia. Non è un caso infatti che proprio qui, nel 1569, venne firmata l’Unione di Lublino, che sancì la fusione di Polonia e Lituania in un unico organismo statale, unione durata poi per più di due secoli. In quegli stessi anni il re Stefano Batory stabilì a Lublino la sede del Tribunale della Corona. Nel 1918, dopo quasi 130 anni di dominazione straniera, fu formato a Lublino il Governo Provvisorio della Repubblica Polacca, primo organismo del nuovo stato, e fu fondata l’Università Cattolica di Lublino, uno degli atenei più prestigiosi in campo umanistico.
La città è stata fondamentale anche per quel che riguarda il quadro politico e sociale dell’Europa, infatti “Solidarność”, uno dei movimenti sindacali più importanti della storia del XX secolo, ebbe la sua origine proprio a Lublino e nella vicina Świdnik dove, un mese prima dei celebri scioperi di Danzica e Stettino, gli operai insorsero contro il regime del partito comunista.
Lublino può essere definita anche un nobile esempio di tolleranza. Per molto anni la città è stata abitata da ebrei, ruteni, protestanti, cattolici e altre etnie. L’antico borgo del Podzamcze, ai piedi del castello, fu per secoli sede della comunità ebraica, centro intellettuale e culturale ebraico di rinomanza internazionale. Infatti dal 1544 sorgeva qui la sede della tipografia ebraica, dal 1567 la sede della celebre Accademia dei Sapienti (un tempo l’ebraica Accademia Talmudica, la più antica università di Lublino) e dal 1580 della Dieta delle Quattro Terre (Waad Arba Aracot). Dal 1930 al 1940 ha operato in città anche la “Chachmej Lublin Yeshiva”, reputata, ai tempi, la migliore scuola talmudica al mondo.
La visita a Lublino non può non iniziare dalla Torre della Trinità con vista sulla pittoresca città vecchia. Sul Colle del Castello (Zamkowe) si erge un fortilizio, il monumento più antico in città. La Città Vecchia è il borgo medievale meglio conservato della Polonia. Su un’altura dell’estensione di 7 ettari sorgono ben 100 edifici di valore storico. Vi si accede dalla Porta di Cracovia (XIV secolo), simbolo culturale di Lublino e sede oggi del Museo Storico della città. Al centro della Piazza del Mercato sorge il Vecchio Municipio in stile neoclassico, un tempo sede del Tribunale della Corona.
Per quanto riguarda i monumenti religiosi da poter visitare, la Basilica di S.Stanislao è fra gli esempi più belli e preziosi di arte sacra in Polonia. Colpisce l’attenzione dei turisti la cappella rinascimentale dei Firlej con le iscrizioni funebri finemente lavorate e l’affresco del Giudizio Universale dipinto sulla cupola della cappella Tyszkiewicz. La Cattedrale, in stile barocco, è ornata dal monumentale affresco di Jozef Mayer (1757) e custodisce uno degli altari maggiori più grandi della Polonia, intagliato in legno del Libano.
Piazza Litewski riassume invece la storia moderna della città. All’inizio dell’Ottocento vi si svolgevano le parate militari, oggi è il luogo delle cerimonie religiose e di stato. I momenti salienti della storia si rispecchiano nei monumenti della piazza: dalla Costituzione del 3 Maggio, all’Unione di Lublino, passando per Jozef Piłsudski fino al Milite Ignoto.
Da non perdere il prodotto di panetteria più famoso della regione, il cebularz lubelski IGP, un vero biglietto da visita della città di Lublino. Si tratta di una schiacciata circolare ripiena di cipolla e semi di papavero. Quest’ultimo ingrediente tradisce le sue origini ebraiche. Secondo la leggenda lo avrebbe preparato la ragazza ebrea di nome Esterka per il re polacco Casimiro il Grande (1310-1370), di cui era amante.
Quanto c’è di vero in questa storia? Come per tutte le leggende, è difficile stabilirlo con sicurezza. Nel 2017 è stato aperto addirittura il museo dedicato interamente a questa specialità locale, in cui è possibile non solo conoscere la sua storia (quella vera e quella leggendaria) ma anche partecipare alla preparazione e naturalmente assaggiarla!
Zamość
Zamość viene considerata “perla del rinascimento”. Questo perché rappresenta l’unico complesso urbanistico-architettonico al mondo che si avvicina al famoso concetto rinascimentale della „città ideale”. Tutto il complesso, formato dal centro storico che presenta una delle più belle piazze municipali d’Europa e dai resti della fortezza, sono stati inseriti nel 1992 nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO come esempio, perfetto e unico, di città rinascimentale.
Zamość è situata non lontano dalla città di Lublino e conta circa 66000 abitanti. Fu fondata nel XVI secolo per volere di Jan Zamoyski, Comandante e Cancelliere della Grande Corona. Era un uomo colto ed esperto d’arte, e allo stesso tempo anche uno dei magnati più ricchi del paese. Zamoyski sognava di creare una città che rispondesse ai suoi ideali e al tempo stesso che servisse come fortezza. Dati i suoi precedenti studi svolti a Padova e la stima verso l’Italia, la città di Zamość venne pianificata sul modello delle città commerciali italiane. Non a caso la città è ubicata lungo una rotta commerciale che collegava l’Europa occidentale e settentrionale con il Mar Nero.
La fine dei lavori di costruzione sancì la formazione di uno dei migliori, e oggi meglio conservati, complessi urbanistico-architettonici d’Europa. Il progettista della città fu Bernardo Morando di Padova (1540-1600), un architetto italiano che realizzò anche tutti gli edifici più importanti della città: il palazzo della famiglia Zamojski, l’arsenale, la collegiata, il municipio con la torre e il palazzo nella Piazza del Mercato. La forma planimetrica originale, a pentagono, è ovviamente intatta ancora oggi e non ha mai subito modifiche. Il nucleo originale, infatti, non è stato pressoché intaccato dallo sviluppo successivo della città, avvenuto attorno ad esso. Le dimensioni della Piazza del Mercato sono sorprendenti in quanto formano un quadrato con i lati lunghi 100 metri. Ai lati della piazza troviamo case porticate, unico esempio di un complesso del genere esistente in Polonia.
Per scoprire le chiese, bisognerebbe sicuramente iniziare da quella di San Nicola, di Santa Caterina e la chiesa di S. Francesco. Dato che Zamoyski stabilì l’apertura della città a tutte le razze e religioni, vale la pena visitare anche la sinagoga assieme a tutto il quartiere ebraico.
Per gli amanti della natura e del turismo attivo invece, la città dista 20 km dal Parco Nazionale Roztoczański, dove è possibile praticare trekking, andare in bicicletta, fare gite in kayak (sui fiumi Wieprz e Tanew) o andare a cavallo. Oltre a queste attività è possibile recarsi al parco, ovviamente, anche per ammirare le 190 specie di uccelli e piante rare che lo popolano.
Kazimierz Dolny
Anche la deliziosa cittadina di Kazimierz Dolny è situata sulla Vistola, nella regione di Lublino. Molto piccola, conta circa 7000 abitanti, è considerata uno dei borghi più suggestivi e vivaci della Polonia.
Grazie al posizionamento della cittadina tra le colline di pietra calcarea che riflettono i raggi del sole, si viene a creare una naturale composizione pittorica che conferisce alla città un’aura magica che scrittori, poeti e pittori hanno cercato di cogliere sin dagli anni ‘20 del secolo scorso. Apprezzata per l’eleganza e la vivacità culturale, oggi è un centro d’arte, meta di turisti e pittori che mettono in vendita le loro opere nelle numerose gallerie d’arte. Venne ricostruita dopo i danneggiamenti subiti durante la II Guerra Mondiale e l’8 settembre del 1994 il centro della città è stato riconosciuto ufficialmente come monumento storico. Sulla Piazza del Mercato troviamo due edifici caratteristici, il Palazzo di Danzica, risalente al XVIII secolo, in stile barocco, antica residenza dei mercanti di cereali, e il Palazzo Lustigowska, appartenuto ad una famiglia ebraica. Lungo la sponda del fiume troviamo invece un esempio di palazzo in stile rinascimentale. Si tratta del Palazzo Celejowski sede del Museo di Kazimierz Dolny.
Agli amanti della gastronomia consigliamo una visita all’antico forno di via Nadrzęcznej 6 in cui viene preparato un pane tradizionale particolarmente gustoso, a forma di gallo. La cittadina è anche piena di piccoli locali, caratteristici caffè e ristoranti in cui poter provare piatti tradizionali della regione.
Per chi ama fare lunghe passeggiate, i dintorni di Kazimierz offrono dei percorsi inusuali, strade lungo le quali il terreno particolarmente morbido ha ceduto, creando, insieme agli alberi, degli splendidi “cunicoli” all’aperto. Uno di questi si chiama Korzeniowy Dół e vi si giunge dal centro attraverso via Lubelska e via Szkolna.
Affascinante è la vista della città dal fiume, godibile effettuando una gita su una delle imbarcazioni che navigano il fiume durante la giornata. C’è la possibilità di scegliere tra moderni traghetti o le antiche navi dei vichinghi.
Durante il periodo estivo la cittadina si trasforma in una capitale della cultura.Tra i maggiori eventi ricordiamo il Festival dei Cantanti Folk e in agosto il Festival Cinematografico Dwa Brzegi – Estate del Cinema, che comprende numerose manifestazioni, mostre e spettacoli.