BRESLAVIA E LA REGIONE DI BASSA SLESIA, STORIA E TRADIZIONE

Breslavia, situata su 12 isole collegate da oltre 100 ponti, Capitale Europea della Cultura 2016 e la Miglior Destinazione Europea 2018, si rispecchia nelle acque del fiume Oder da più di mille anni. Conserva ancora le tracce della dominazione ceca, di quella tedesca e del proprio carattere polacco, riconoscendosi oggi come una vera e propria città europea, crogiuolo di culture e tradizioni.

TOP 10 DI BRESLAVIA

Piazza del Mercato.

Il cuore di Breslavia, pieno di vita in ogni ora del giorno. Al suo centro si trova il Mercato dei Tessuti (Sukiennice) e il Municipio, un monumento unico su scala europea di architettura gotica e rinascimentale che oggi ospita il Museo dell’Arte Borghese. Davanti alla sua facciata orientale troviamo una fedele copia di una gogna medievale e davanti a quella occidentale il monumento all’ottocentesco poeta e commediografo polacco Aleksander Fredro. La Piazza del Mercato è circondata dai caratteristici palazzi colorati. Da qui poi si fa subito ad arrivare a un altro sito d’interesse della città, Nadodrze, un antico quartiere degli artigiani che da alcuni anni diventa sempre più affascinante e attrae i visitatori con la sua atmosfera unica.

Ostrów Tumski.

Letteralmente l’Isola della Cattedrale, è l’antico borgo che diede inizio alla storia di Breslavia. Bagnata dalle acque dell’Oder, l’isola ospita meravigliosi monumenti architettonici, come l’imponente Cattedrale gotica di San Giovanni Battista, ricostruita dopo i danneggiamenti subiti durante la guerra, e la Collegiata di Santa Croce e San Bartolomeo, chiesa a sala su due piani. Vi troveremo anche il Museo Arcidiocesano che da oltre 100 anni raccoglie cimeli dell’arte sacrale, tra cui la famosa “Księga henrykowska” (Libro di Henryków) del XIII-XIV secolo con la prima frase messa per iscritto nella lingua polacca (nel 2015 questo documento è stato inserito nella lista della Memoria del mondo UNESCO). Inoltre, solo a Ostrów Tumski è possibile incontrare il lampionaio che di notte accende le lanterne a gas.

Sede centrale dell’Università di Breslavia.

La sede centrale del più antico ateneo di Wrocław si trova nel più grande complesso barocco della città, tempo fa vecchio collegio e chiesa gesuita. Al suo interno possiamo visitare, per esempio, il Museo dell’Università di Breslavia con la perla del barocco bassoslesiano, l’Aula Leopoldina e la sala musicale dell’Oratorio Mariano, dove da 200 anni si svolgono concerti di artisti di rilievo. Invece nell’osservatorio astronomico della Torre Matematica possiamo ammirare antiche attrezzature come l’astrolabio trecentesco, un mappamondo del Cinquecento e un compasso del 1665.Da vedere anche la Biblioteca Ossolineum, la seconda (dopo la Jagellonica di Cracovia) per importanza biblioteca in Polonia, sita nell’edificio barocco dell’ex convento di s. Matteo.

Il Quartiere delle Quattro Confessioni.

È la zona del centro storico di cui fanno parte quattro vie: Kazimierza Wielkiego, św. Antoniego, Pawła Włodkowica e św. Mikołaja. In quest’area convivono a breve distanza i templi di quattro diverse confessioni: ortodossa, cattolica, evangelico-augustana ed ebraica. Questa zona vanta anche un’ampia offerta di alberghi, caffetterie, gallerie e club.

Panorama di Racławice.

Il Panorama di Racławice è un monumentale (15 x 120 m) dipinto panoramico di Jan Styka e Wojciech Kossak che raffigura la Battaglia di Racławice (del 4 aprile 1794), uno dei primi episodi dell’Insurrezione di Kościuszko. Il dipinto è una delle poche reliquie del genere preservate, relativa alla cultura di massa dell’Ottocento, ed è la più antica in Polonia. È stato realizzato in occasione del 100º anniversario dell’evento. Il panorama è esposto in forma circolare, mentre il punto di osservazione è centrale, e presenta diverse scene visibili dai differenti angoli di osservazione. Un tipo di prospettiva particolare ed effetti aggiuntivi (luce, terreno artificiale) conferiscono all’opera un aspetto molto realistico.

Sala del Centenario.

Una delle opere più importanti dell’architettura mondiale del XX secolo. Progettata dal brillante Max Berg è stata inaugurata nel 1913 durante le celebrazioni del centenario della battaglia di Lipsia. La cupola del primo modernismo è realizzata in cemento armato e ha un diametro interno di 65 metri (1,5 volte più di quello della cupola del Pantheon), ed un’altezza di 43 m; dimensioni che all’epoca della costruzione la resero il più grande edificio del suo genere. Nel 2006 la Sala del Centenario è stata inserita nel Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. È possibile conoscere la storia della sua costruzione grazie al Centro Conoscitivo (Centrum Poznawcze), un’esposizione multimediale permanente. Del complesso della Sala fa parte il Padiglione delle Quattro Cupole (Pawilon Czterech Kopuł) progettato dal grande architetto Hans Poelzig e costruito negli anni 1912-1913; oggi è tornato a svolgere la sua funzione espositiva e ospita il Museo d’Arte Contemporanea. Vicino alla Sala del Centenario è attiva una delle più grandi fontane multimediali in Europa.

Per famiglie. Breslavia è una delle città polacche più family-friendly. Vi si trovano numerosi divertimenti per i più piccoli (ma non solo). Il simbolo indiscusso della città sono gli oltre 350 gnomi di bronzo. Ognuno racconta la propria storia, e nonostante siano oggi più un’attrazione turistica e un motivo di divertimento per i bambini, la loro origine ha delle radici storiche legate al movimento anti-comunista degli anni ’80, l”Alternativa Arancione”. Tra le altre attrazioni che interesseranno i turisti più piccoli c’è Hydropolis, il museo-centro educativo che diffonde il sapere sull’acqua in modo divertente e coinvolgente ma anche Kolejkowo, il più grande mondo ferroviario in miniatura in Polonia. A Breslavia si trova anche il più grande ZOO in Polonia con l’Africario, acquario dedicato ai diversi ecosistemi acquatici del Continente Africano.

Breslavia verde. Il parco più grande della città è il Parco Szczytnicki. Fondato nel 1785 come un giardino privato, è stato poi unito al parco urbano. La sua attrazione maggiore, il Giardino Giapponese, è stato aperto nel 1913. La sua composizione originale fa sì che il giardino mostra un volto diverso a ogni stagione dell’anno. Immutati rimangono solo gli elementi dell’architettura giapponese. Il Parco Szczytnicki con il suo arboreto, i bellissimi rododendri, il roseto e il Giardino Giapponese è stato inserito nel registro dei monumenti polacchi.

Mercatino di Natale.

Il Mercatino di Natale di Breslavia è senza dubbio uno dei mercatini più accoglienti e magici in Polonia. Durante il mese di dicembre Il centro storico viene illuminato e decorato da mille luci, le bancarelle in legno si fanno spazio fra i caratteristici edifici colorati della piazza centrale e il profumo degli abeti e dei tradizionali dolcetti, pierniki, riempie l’aria.

Breslavia e Dalì.

Breslavia ospita una splendida opera d’arte moderna, la scultura “Il Profilo del Tempo” di Salvador Dalì situata davanti alla Sky Tower, uno degli edifici più alti in Polonia.

Il viaggio nella regione Bassa Slesia

Breslavia è capoluogo della regione di Bassa Slesia caratterizzata da gallerie nascoste, castelli che dominano dall’alto delle possenti montagne, poderi nascosti in romantici parchi. Tra i suoi castelli più meravigliosi c’è quello di Książ e il castello di Czocha.

Castelli

Il Castello di Książ, „la perla della Slesia”, è una fortezza medievale che si classifica al 3 posto tra le più grandi fortificazioni della Polonia. Costruita nel XIII secolo ha cambiato spesso padroni e subito varie ricostruzioni, ma il suo fascino è rimasto sempre irresistibile. Il Castello Książ a Wałbrzych è un posto unico che in modo particolare testimonia il ricco patrimonio culturale della zona, di Terra Wałbrzyska, una misteriosa parte della Bassa Slesia piena di paesaggi mozzafiato.

Il Castello di Czocha, costruito sempre nel XIII secolo, è un posto davvero incredibile che attira numerosissimi turisti e avventurieri, gli appassionati del medioevo e quelli interessati alla seconda guerra mondiale. Passaggi segreti, eleganti stanze e straordinarie mostre unite alla misteriosità del luogo rendono la visita al Castello un’esperienza indimenticabile.

Le chiese della Pace: Jawor e Świdnica

Oltre alla Sala del Centenario a Breslavia, sul territorio della Bassa Slesia si trova anche un altro sito UNESCO: Le chiese della Pace a Jawor e Świdnica, nate come gesto di conciliazione tra cattolici e protestanti, volto a porre fine al conflitto più lungo della storia europea.

Entrambe le chiese furono costruite nella seconda metà del XVII secolo, quando i sudditi di Ferdinando III d’Asburgo ricevettero il permesso di costruire tre luoghi di culto (il terzo, la chiesa di Głogowo, cessò di esistere già nel XVIII) che però non potevano essere costruiti dentro le mura delle città, né assomigliare ad altre chiese o avere dei campanili. Le costruzioni vennero quindi erette su strutture portanti in legno, edificate con mattoni di paglia e argilla. Questa tecnica veniva usata da secoli nell’Europa nord-orientale per costruire case e altri edifici ma, prima di quell’occasione, non si era mai provato ad impiegarla per costruzioni così grandi. Paradossalmente, le restrizioni che avrebbero dovuto rendere più difficile la costruzione delle chiese, contribuirono alla nascita di strutture uniche nel loro genere. Le chiese di Jawor e Świdnica sono infatti i più grandi edifici in Europa costruiti con il sistema a torchis. In entrambe le chiese si può inoltre notare il contrasto tra la forma architettonica esterna, semplice ed essenziale, e i ricchi ornamenti che si trovano all’interno.

Le ceramiche di Bolesławiec

La regione di Bassa Slesia nasconde inoltre una modesta cittadina resa però celebre dal suo prodotto unico nel mondo: la ceramica. Bolesławiec, perché è questo il nome della città, è diventata praticamente un marchio grazie all’inimitabilità e, allo stesso tempo, alla semplicità delle sue creazioni.

La tradizione della ceramica artigianale di Bolesławiec risale ai tempi del Medioevo e, nonostante siano passati secoli, la tecnica della produzione non è cambiata tanto. Malgrado alcune piccole modifiche nel processo produttivo, le stoviglie vengono dipinte tuttora a mano oppure con il metodo “a timbro”. Ed è proprio questo che ne fa un prodotto artigianale unico nel mondo per la sua particolarità. La ceramica è caratteristica per i suoi disegni folk che, grazie al metodo della loro realizzazione, rendono ogni pezzo diverso dall’altro. Da un produttore all’altro le forme variano leggermente tra di loro, ma il motivo predominante sono i pois blu sullo sfondo bianco o al contrario. Non mancano però disegni geometrici in generale o spesso anche quelli floreali. Nonostante la varietà di decorazioni, che tentano un occhio sensibile, la gamma coloristica predominante è sempre la stessa. Così, dalle sfumature di marroncino al blu scuro, è possibile abbinare facilmente le stoviglie di servizi diversi, addobbando ogni tavola con un tocco di eleganza. L’altissima temperatura della cottura della terracotta permette l’uso della ceramica non solo a scopi decorativi, ma soprattutto il suo utilizzo in cucina.

Parco Nazionale dei Monti Stołowe

Nella Bassa Slesia si trova un parco nazionale molto particolare, famoso per le sue montagne caratterizzate dalle punte tagliate. Infatti, tradotti letteralmente Monti Stołowe in italiano significano “Monti Tavola”. Il loro labirinto roccioso chiamato Rocce Erranti ha ispirato il regista de Le Cronache di Narnia in alcune riprese.

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