La Bassa Slesia
Una regione piena di tesori, palazzi e castelli, tra cui il castello Książ, il terzo più grande di tutta la Polonia; ma è anche una regione montuosa, con due parchi nazionali (il Parco Karkonoski e il Parco dei Monti Stołowe), molti posti di relax in montagna la più grande concentrazione di centri benessere in Polonia e due monumenti patrimonio dell’UNESCO: le chiese della Pace a Jawora e Świdnica e la Sala del Centenario (Hala Stulecia) a Breslavia, città che è anche l’affascinante e dinamico capoluogo di regione.
La Bassa Slesia. Tocca con mano il mistero
Fortezze e castelli infestati dai fantasmi, miniere d’oro, argento e uranio, caverne, vulcani spenti e anche una cinquantina di posti per buongustai sull’Itinerario dei Sapori della Bassa Slesia. È il momento di partire!
In passato, nel capoluogo, Breslavia, si aggiravano le streghe. Nel Castello di Czocha a Leśna, durante la seconda guerra mondiale, era attiva la scuola per crittografare i messaggi del servizio di spionaggio tedesco Abwehr, ma anche il centro studi sui missili V1 e V2 e sui carburanti all’uranio. La cittadina di Złoty Stok, famosa per le sue miniere d’oro, per dieci anni è stato un fornitore mondiale di arsenico. La Caverna dell’Orso deve il suo nome ai resti fossili di un orso morto qui 28.000 anni fa. Il monte Śnieżka, secondo le opinioni dei locali non può essere davvero un vulcano spento, visto che ha un clima da circolo polare. Invece per vedere i caratteristici avvallamenti della Regione dei Vulcani Spenti bisogna andare sulle Colline Kaczawskie.
La Bassa Slesia è piena di leggende, storie, e curiosità naturali a portata di mano.
Il top della regione
Il Castello di Czocha a Leśna, molto famoso tra gli amanti di storie di spionaggio, è amato anche per la sua sala delle torture multimediale e la wunderkammer, il gabinetto delle curiosità, con una galleria di reperti arrivati da tutto il mondo tra cui il più antico fatto dall’uomo conta tremila anni di storia. Ospita anche eventi ciclici come il “Viaggio nel medioevo”, il “Festival degli effetti speciali”, il “Festival della cucina storica“ e “le giornate dell’artigianato”. Il Castello di Czocha fa parte dell’Itinerario Europeo dei Castelli e dei Palazzi nobiliari.
Il monte Śnieżka, sopra Karpacz, è il simbolo della catena montuosa dei Karkonosze e si può raggiungere attraverso quattro sentieri. Invece alla vetta della Kopa si arriva in cabinovia o con lo skilift. È una montagna di confine tra tre Paesi che in tedesco si chiama Schneekoppe e in ceco Sněžka. A Karpacz, la città che incontrerete sul sentiero blu che arriva in cima, si trova la chiesa evangelica Vang, costruita a cavallo del XII e il XIII secolo e fatta solo di travi di abete senza l’uso di chiodi. Originalmente è stata costruita nel paese di Vang in Norvegia, e poi portata in Polonia duecento anni fa. Viene considerata la chiesa in legno più antica del Paese.
Le chiese della pace a Świdnica e Jawor, patrimonio dell’Unesco, sono invece le più grandi chiese in legno ancora funzionanti in Europa.
La Perla dell’Ovest, un tempo rifugio montano del Touring Club Polacco, oggi è un luogo unico di relax con la sua posizione al limite di un precipizio con vista sul lago Modre, e inoltre gli amanti della bicicletta possono raggiungerla partendo dalla vicina città di Jelenia Góra.
Giallo, porpora, azzurro e verde, i quattro Stagni Colorati si trovano a varie altitudini sul versante del monte Wielka Kopa sulla dorsale dei Rudawe Janowickie, dove ha fatto le sue prime arrampicate la famosa alpinista polacca Wanda Rutkiewicz. Questi stagni sono il risultato degli scavi di vecchie miniere del periodo pre-bellico e devono i loro colori caratteristici alla composizione chimica del fondo.
La Fortezza di Srebrna Góra, la più grande nel suo genere in Europa e la più grande attrazione turistica di carattere militare della regione, propone una serie di eventi a partire dalla “Festa della Fortezza” che raggiunge il suo massimo con la ricostruzione della battaglia del 1708, quando l’esercito di Napoleone non riuscì ad assediarla. Riuscì a conquistare invece la Fortezza Kłodzka, altro sito molto interessante da visitare.
Qualcuno paragona a un castello o a una fortezza il labirinto di rocce chiamato Błędne Skały (Rocce Erranti) sui Monti Stołowe, secondo la leggenda una creazione dello spirito delle montagne Rübezahl. In queste gallerie sono state girate anche alcune scene del film Le cronache di Narnia.
Chiudiamo questa decina d’oro con il rifugio del PTKK (il Touring Club Polacco) chiamato “Sullo Szczeliniec”, che si trova sulla cima più alta dei Monti Stołowe. Non ci sono strade che arrivano fin qui, e quindi non è raggiungibile in macchina, ma solo a piedi attraverso una salita di 665 gradini. Venire qui a vedere l’alba o il tramonto vi lascerà a bocca aperta, soprattutto guardando le nuvole che si diradano sotto i vostri piedi.
Non sono da meno
Gli amanti della natura in Bassa Slesia hanno di che godere. A maggio per esempio possono ammirare i rododendri nel pieno della fioritura nel Parco Zdrojowy all’interno della stazione termale di Polanica Zdrój. In questa oggi moderna spa ai piedi del monte Piekielna Góra, dove prima della guerra venivano a riposare il famoso cantante degli anni ’30 Mieczysław Fogg e la scrittrice Maria Dąbrowska, la cosa più interessante da vedere è la Wielka Pieniawa, costruita oltre cento anni fa come “Kurhaus“, era il più moderno centro benessere dell’epoca in Slesia. Ancora oggi è famosa per i suoi bagni a secco di anidride carbonica e i fanghi di argilla peloide, ed è particolarmente apprezzata per le sue terapie a base di minerali del Mar Morto.
Per gli amanti della pesca, la regione della Bassa Slesia offre il più grande complesso di stagni d’Europa, gli Stagni Milickie, mentre le Foreste della Bassa Slesia saranno la gioia per cercatori di funghi e amanti della bicicletta.
Del resto, la Bassa Slesia è quella con la maggiore offerta in Polonia per quanto riguarda le due ruote con l‘Area MTB Sudety che va dal monte Srebrna Góra fino alla città di Wałbrzych e il Singletrack Glacensis, una rete di circa 200 km di percorsi singletrack per dilettanti e professionisti. Ma ci sono percorsi ciclabili anche lontano dalle montagne, con i percorsi a nord di Breslavia e gli Stagni Milickie.
Il sentiero estremo della Caverna dell’Orso vi porterà per tre ore sulle tracce dei primi esploratori. Con l’aiuto degli esperti dell’Associazione di Speleologia “Orsi”, muniti di caschi, tute e un sistema speciale di illuminazione, i più coraggiosi scenderanno fino nelle profondità della fenditura chiamata Wielka Szczelina.
Un posto ricco di sentieri da percorrere a piedi è la regione dei Colli Kaczawskie. Su una delle cime di questi antichi vulcani, a 389 metri s.l.m. si erge il Castello neogotico di Grodziec, protetto da due spiriti buoni: il Vampiro Rosso che difende l’ordine e la giustizia, e la Bisnonna Nera, vestita a lutto con una croce al collo, che veglia sui dintorni. In questo luogo, da 30 anni, si tiene il “Torneo Cavalleresco di Slesia” e il castello è una tappa del già citato Itinerario Europeo dei Castelli e dei Palazzi Nobiliari così come altri castelli che vanno assolutamente visitati: quelli di Kliczków, Grodno e Chojnik . Molti di questi luoghi oggi sono hotel con spa di alto livello dove per altro i pasti sono serviti all’interno di eleganti porcellane del famoso distretto produttivo locale di Bolesławiec.
Sempre più emozioni
Lungo l’Itinerario Sotterraneo nella Miniera d’Oro di Złoty Stok è possibile visitare il cosiddetto “marciapiede della morte“ e l’unica cascata sotterranea di tutta la Polonia a Sztolnia Czarna. Nella Città Sotterranea di Osówka, secondo gli storici, c’era forse il nascondiglio segreto di Hitler o quello in cui i nazisti lavoravano a un’arma segreta. È uno dei punti del complesso Riese, il più grande progetto edilizio e minerario della Germania nazista, iniziato ma mai completato sui Monti Sowie e nel Castello di Książ, nelle cui segrete secondo alcuni si nasconde il leggendario “treno d’oro“. Nelle miniere di Kowary, una guida vi parlerà di quando qui si estraeva l’uranio, al costo di molte vite umane.
E i misteri della Bassa Slesia non finiscono certo qui.