Gorzów Wielkopolski
Una città davvero ricca di stimoli: attira con le note degli organetti e del jazz, sorprende con le sculture dell’artista senzatetto Szymon Gięty e con i versi della poetessa rom Papusha, regala emozioni e adrenalina con le gare di speedway. Insomma, è una città dai luoghi e dagli eventi non banali.
Gorzów Wielkopolski – originale e “coolturale“
Immaginando di guardarla da un drone, la parte più attraente di Gorzów Wielkopolski, capoluogo assieme a Zielona Góra della regione di Lubusz, è il suo Lungofiume sulla Warta. Questa zona pedonale e piena di verde è tagliata da via Bolesław Chrobry ed è affiancata, in direzione del cuore moderno della città dalla sua storica soprelevata ferroviaria, la più lunga di tutta la Polonia. In estate è abbellita da molte palme in vaso, mentre nei mesi più freddi le tettoie offrono riparo al caldo grazie all’alimentazione con batterie eoliche.
Sul lungofiume è possibile sentire il “ticchettio” dell’orologio solare dell’Unione Europea e il canto degli uccelli esotici ospitati da una grande voliera, e poi ci si può fermare a mangiare nell’area gastronomica del viale, in grande rinnovamento, con molti locali tra cui spicca la piccola caffetteria ospitata sulla nave Regina Jadwiga ancorata stabilmente a riva.
Per chi invece vuole salire su una nave per prendere il largo, è possibile salpare per una piccola crociera sul più antico rompighiaccio polacco, il Kuna, che vi aspetta a bordo con i suoi 135 anni di storia.
Sempre sul lungofiume potrete notare uno dei monumenti dedicati alle personalità della storia cittadina. Si tratta della statua di Paweł Zacharek, vecchio traghettatore sulla Warta, ovviamente immortalato insieme alla sua barca grande abbastanza da poterci saltare dentro e scattarsi una foto. E sulla spiaggetta urbana lì vicino ci si può fermare per rilassarsi e prendere il sole.
Ed è solo l’inizio delle attrazioni a Gorzów Wielkopolski:
Dal medioevo alla secessione
Il monumento più famoso della città, considerato uno dei simboli di Gorzów Wielkopolski, è la Cattedrale dell’Assunzione, risalente al XIII secolo con l’altare centrale decorato da un trittico in stile rinascimentale-manieristico. Sfortunatamente, la chiesa è stata colpita da un incendio nel 2017 che ha danneggiato soprattutto l’antico campanile, e oggi è chiusa per lavori di restauro. Non tutto il male vien per nuocere: in seguito al restauro, sono stati rinvenuti oggetti di varie epoche tra cui un coltello risalente all’alto medioevo, stoviglie in argilla dello stesso periodo, vecchi chiodi, una moneta del XVIII secolo, ma anche manoscritti e spartiti antichi.
Benché i territori lungo la Warta nell’alto medioevo fossero abitati dal popolo slavo dei Polani, nei secoli successivi a causa di varie vicissitudini storiche e dinastiche la zona è passata sotto il controllo tedesco e per molto tempo Gorzów è stata nota come Landsberg. A testimonianza, oggi c’è la fontana che sorge accanto alla Cattedrale nella Piazza della Città Vecchia, donata dall‘industriale Hermann Paucksch. La figura che la orna è una portatrice d’acqua chiamata colloquialmente Bamberka, che vuole simboleggiare la laboriosità degli abitanti di Gorzów e la prosperità data dalla Warta.
A proposito di Città Vecchia, nelle attigue Via Chrobry e Via Łokietka ci sono numerose palazzine in stile secessione viennese decorate con le caratteristiche rifiniture a tema naturale. Queste palazzine erano la dimora degli industriali della vecchia Landsberg e tra loro spiccano la villa di Max Bahr, oggi sede dell’Istituto Wilhelm Pluta e la villa di Gustaw Schroeder che ospita il Museo della regione di Lubusz, sotto la cui egida è attivo anche il museo tematico ospitato dall’antico Granaio sulla Varta. Quest’ultimo contiene un modellino della Landsberg del XVII secolo che rende visibile il racconto della storia cittadina.
Parole e suoni
Gli amanti della cultura “alta” potrebbero volere visitare il Teatro Juliusz Osterwa. Tra i suoi direttori artistici in passato ci sono stati il critico Zdzisław Najder e il poeta Zbigniew Herbert, e qui hanno debuttato tra gli altri la regista Agnieszka Holland, il compositore Stanisław Syrewicz e lo scenografo Edward Lutczyn. Inoltre è passato da qui anche il regista cinematografico di fama internazionale Andrzej Wajda. Da moltissimo tempo, questo teatro ospita e organizza gli Incontri di Teatro di Gorzów Wielkopolski.
Il teatro sinfonico cittadino invece propone una serie di Concerti di Chopin all‘aperto. È uno dei teatri più moderni in Polonia ed è il fiore all’occhiello di Gorzów con la sua struttura avveniristica tutta in vetro e acciaio che ricorda un organo piantato su un tavolo rotondo. Anche l’interno è impressionante, con le sue sale dall’acustica eccellente e che possono ospitare fino a 600 spettatori.
A Gorzów Wielkopolski ci sono ogni anno numerosi eventi come I giorni di Gorzów, il Percorso Culturale Notturno, il Party di fine Estate, il DYM Festival, il Festival dei Film Curiosi, il Raduno di Bande Cittadine “Alte Kameraden”, il Getin’ out Festival il Raduno internazionale di gruppi romani e sinti Dyvesa e il Festival Polacco dei Monodrammi.
Le rose e lo speedway
Chi è curioso di scoprire gli altri simboli di Gorzów ne troverà ben due nel Parco Primavera dei Popoli chiamato anche Parco delle Rose perché al suo interno ospita un bellissimo roseto. La prima delle due statue all’aperto rappresenta la Banda cittadina di Gorzów che in oltre 60 anni di attività si è esibita ben 3500 volte e ha ricevuto molti prestigiosi premi. La seconda statua, una donna seduta nel parco, rappresenta la poetessa Rom Papusza, al secolo Bronisława Wajs. Il Parco Primavera dei Popoli per altro è una parentesi di Mediterraneo in Europa centro-orientale. Lungo i suoi sentieri, crescono platani secolari e castani rosa, e nel laghetto si può fare un giro in kayak.
In zona, nel vicino centro commerciale Park 111 in via Sikorski “si è fermato per un attimo” durante un giro in bicicletta un famoso senzatetto di Gorzów, conosciuto come Szymon Gięty. Amava raccogliere iornali, ferri vecchi e bottiglie vuote e si chiamava davvero Kazimierz Wnuk. La gente ha preso a chiamarlo gięty (pieghevole) grazie alle capacità “acrobatiche” della sua lingua nel raccontare storie non sempre verosimili. Durante il periodo comunista, amava parodiare e prendersi gioco dei papaveri di partito durante le celebrazioni del Primo Maggio.
Per concludere la serie dei monumenti cittadini di Gorzów c’è anche la statua del motociclista Edward Jancarz e ovviamente il circuito di speedway che porta il suo nome.
È tutto qui? Certo che no! Abbiamo ancora: il monumento dello Śfinster, una parola inventata e intraducibile che dà il nome alla scultura di un uomo di ferro nudo, simbolo dell’oppressione dell’individuo nei sistemi totalitaristi; poi c’è il Pozzo delle Streghe legato alla leggenda dell’ultima donna bruciata sul rogo a Gorzów accusata di rapporti con il diavolo; oppure una replica del tram storico di Landsberg . E poi si può fare nordic walking nel Parco Słowiański, rilassarsi nel porticciolo e godersi una dose di buona musica nel leggendario Jazz Club “Pod Filarami”, dove si è esibito Nigel Kennedy. In questa città non si corre il rischio di annoiarsi!