Opole

Non è solo il capoluogo della sua regione, ricco di monumenti, ma anche la capitale polacca della canzone come testimoniano il suo teatro e il Museo della Canzone polacca…

Informazioni di base
Superficie
149 km²
Abitanti
126 755 (2022)

Opole – una città a forma di canzone

Il nuovo simbolo della città di Opole è la Dama di Pasieka, una scultura in bronzo a grandezza naturale che ritrae una donna con un vestito lungo e un ombrellino. Si trova sull’isola di Pasieka nel giardino di Radio Opole ed è stata eretta in ricordo dell’alluvione del 1997, il peggiore cataclisma naturale nella millenaria storia della città che in quell’occasione si ritrovò quasi interamente sommersa dall’acqua. Secondo una leggenda locale, proprio la dama di Pasieka avrebbe salvato la vita a molti abitanti.

Le isole – decisamente da vedere

Per una visita in bici di tutte le isole di Opole si può mettere in conto di passare anche un giorno intero. Un lungo itinerario verde ben segnalato parte dalla stazione centrale e incrocia tra le altre cose anche una perla architettonica: il palazzo delle poste progettato sulla falsariga di Palazzo Pitti a Firenze dall’architetto Albrecht, a cui dobbiamo i progetti di molti altri edifici di Opole. Quello che distingue il palazzo delle poste di Opole da palazzo Pitti sono due ali aggiunte all’edificio principale e l’interno in stile modernista. Agli amanti dell’architettura consigliamo anche di visitare la sede della polizia (un tempo sede delle ferrovie) in via Korfanty.

Attraversando il Canale Młynówka è possibile raggiungere le isole PasiekaBolko dove si trovano le principali attrazioni cittadine. A Pasieka per esempio sorge la Torre dei Piast, simbolo secolare della città. Si trova nella parte dell’isola chiamata Ostrówek, lì dove sorgeva un villaggio medievale, e oggi è l’unica traccia rimasta di un antico castello. Dalla torre alta 35 metri pare che di tanto in tanto faccia capolino nella corte interna il fantasma della bella Eufemia che si dice proprio in questo posto abbia rotto il fidanzamento con il principe di Opole Giovanni II il Buono togliendosi l’anello che lui le aveva offerto. Oggi all’orgogliosa principessina non resta che promuovere la Torre dei Piast, visitabile anche durante la notte.

Un altro grande simbolo della città è il Teatro del Millennio che si trova poco lontano e che, dal 1963, ospita il Festival Nazionale della Canzone Polacca. Il Teatro è anche la sede del Museo della Canzone Polacca dove a volte è possibile assistere a incontri con le stelle musicali di oggi. È possibile visitare questo museo unico nel suo genere da soli o con l’aiuto di un’audioguida per assistere a un breve documentario dedicato alle varie edizioni del festival di Opole, ascoltare musica di vario genere, guardare le interviste con gli artisti e “L’armadio dei costumi”, una collezione dei vestiti indossati dagli artisti durante le varie edizioni del festival. Chi vuole può anche cantare e registrare la sua interpretazione in un piccolo studio di registrazione per poi riceverla via mail. Nel 2017, l’Organizzazione Polacca del Turismo ha conferito a questo museo il certificato di “Migliore attrazione turistica dell’anno”. Tanto il Teatro quanto il Museo si vedono perfettamente dal Laghetto del Castello dove da maggio a ottobre si tengono spettacoli di luci e suoni.

Dall’isola Pasieka attraverso i sei ettari del Parco sull’Odra e il fiume Odra stesso si arriva all’isola di Bolko, riconoscibile dal suo ZOO dove è possibile assistere ai pasti degli animali e ammirare le giraffe, i gorilla, vari generi di anfibi e una vasca con le uniche otarie della California che si possono vedere in Polonia. Ci sono anche un parco con le liane e un mini-ZOO per i più piccoli!

Cos’altro vedere?

La piazza del mercato di Opole è stata molto danneggiata nel 1945 dall’arrivo dell’Armata Rossa, ma nel dopoguerra è stata ricostruita e oggi merita certamente una visita. Soprattutto le palazzine ai civici 32 e 1 con il bastione dove sembra che durante le guerre polacco-svedesi del XVIII secolo si sia fermato il re Giovanni II Casimiro. E sempre qui probabilmente è stata firmata la resa agli svedesi.

Al centro della Piazza del Mercato c’è il municipio scampato per miracolo ai bombardamenti; è un palazzo in stile neorinascimentale ispirato anch’esso all’architettura di Firenze, in particolare a Palazzo Vecchio. Da un anno sulla Piazza del Mercato si trova anche un’imponente statua equestre, opera dello scultore locale Wit Pichurski che rappresenta il fondatore della città, il principe Casimiro I di Opole che oltre 800 anni fa decise di porre la prima pietra di una nuova città dal lato destro dell’Odra. Grazie a una nuova speciale app, lungo il percorso “Scopri la storia”, il Principe e altre statue di Opole prendono vita e raccontano la loro storia attraverso gli smartphone.

Sulla Piazza del Mercato si tengono anche molti eventi come concerti, fiere, proiezioni di film etc.

Il centro storico ha anche alcuni rilievi tra cui la Collina dell’Università, che recentemente ha ripreso vita e, in mezzo al verde e ai fiori, ospita gli edifici dell’ateneo cittadino. A fianco si trova la Piazzetta degli Artisti arricchita dalle sculture del professor Marian Molenda dell’Istituto d’Arte dell’Università di Opole e che rappresentano la cantante Agnieszka Osiecka, vincitrice del festival di Opole, l’amato cantautore polacco Czesław Niemen e il famoso drammaturgo Jerzy Grotowski. Tra l’altro la città ospita ogni anno il festival dei Confronti Teatrali di Opole.

Per andare dall’isola di Pasieka alla Città Vecchia si passa dal Ponte del Castello e da lì proseguendo sul Ponte della Cattedrale si estende la Venezia di Opole. Si tratta di un frammento della Młynówka, vecchio alveo dell‘Odra dei tempi in cui sul fiume c’erano i mulini a vento. La somiglianza di questa zona con la vera Venezia si fa particolarmente forte la sera quando le case illuminate si specchiano nei canali.

Al suo cuore c’è la Cattedrale di Opole con una famosa pala d’altare in legno delle grazie della Vergine Maria. Secondo la tradizione, questo quadro avrebbe salvato Praga dalla peste e davanti a una sua copia a Piekary si sarebbe fermato a pregare Giovanni III Sobieski mentre andava a liberare Vienna.

Due importanti musei

Nella Città Vecchia si trova il Museo Regionale della Slesia di Opole, il cui edificio principale è costituito dal palazzo barocco dell’ex collegio dei gesuiti assieme a una palazzina classica e un casamento, con quest’ultimo che ospita degli interni borghesi splendidamente restaurati. Dentro il museo possiamo ammirare un modellino di Opole a metà del XVIII secolo, le gallerie di pittura polacca e reperti che raccontano la storia della ceramica dell’Alta Slesia.

Il percorso storico “Opole ieri e oggi” mette insieme alcuni dei punti più famosi della storia di Opole, ognuno di loro raccontato con una foto storica protetta da una teca in vetro per potere confrontare ogni monumento del presente con la sua versione passata.

Il Museo della campagna di Opole è una vera ricostruzione a cielo aperto con tanto di chiesa, torre, osteria, scuola, fucina, mulini e granaio. Dietro le staccionate di legno si alzano i profumi di fiori e verdure mentre nei campi si coltivano vari cereali. Si tratta dell’unico museo all’aria aperta della regione, occupa un terreno di 10 ettari a Bierkowice, nelle immediate periferie di Opole, e vale la pena visitarlo soprattutto durante i Mercatini di Pasqua per bruciare la marzanna, la tradizionale bambolina di pezza, comprare le uova per la benedizione, mangiare il pane di campagna appena sfornato… e non solo!

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