Poznań

Il più bel municipio rinascimentale a nord delle Alpi con i suoi celebri capretti che i scornano a mezzogiorno, l’unico quadro di Monet presente in Polonia e i cornetti di San Martino: la millenaria città sul fiume Warta ha molte cose di cui vantarsi, tra cui anche il suo caratteristico dialetto. Venite a vedere!

Informazioni di base
Superficie
261,91 km²
Abitanti
546 859 (2021)

Poznań – tutto il meglio che c’è

Anche se ci sono molte pasticcerie in tutta la Polonia che vendono i cornetti di San Martino, da quando sono diventati una DOP certificata dalla Commissione Europea quelli veri si trovano soltanto nella regione della Grande Polonia.

La ricetta del disciplinare prevede che siano fatti a base di pasta sfoglia e ripieni di crema di papavero bianco. Come mai questo dolce è diventato un simbolo del capoluogo della Grande Polonia? Per scoprirlo, potete visitare il Museo interattivo del Cornetto di Poznań. Soltanto lì, sotto il soffitto variopinto in legno di una palazzina rinascimentale nel Piazza del Mercato della Città Vecchia si può assistere all’animazione dal titolo “La storia dei cornetti di Poznań“. Inoltre, si può partecipare alla preparazione dei cornetti e, naturalmente, mangiarli!

All’interno del museo è possibile fare la conoscenza del vernacolo di Poznań, sempre più difficile da sentire parlare per strada, un misto unico di tedesco e dialetto della Grande Polonia che si parlava in passato, ma è possibile scoprire anche il dialetto tipico dei Bambry, coloni tedeschi invitati a Poznań 300 anni fa per ripopolare una zona decimata dalle epidemie.

Ed ecco gli altri posti imperdibili di Poznań:

I monumenti dei tempi passati

Dalle finestre della palazzina del Museo del Cornetto, con i suoi 500 anni di età, si vede il Municipio adornato con una loggia che si sviluppa su tre piani e l’effige dei re della dinastia Jagellone sulla balaustra. Sopra l’orologio della torretta centrale, ogni giorno a mezzogiorno, si sente il suono di una tromba e poi escono le statue di due capretti che sbattono le corna l’uno contro l’altro. Secondo la leggenda, i due animali erano sfuggiti al coltello del cuoco che avrebbe dovuto prepararli per cena ai nobili riuniti per festeggiare l’installazione del primo orologio meccanico nel municipio. Ad abbellire la Piazza del Mercato ci sono le palazzine in stile barocco e quattro fontane: quella di Proserpina, risalente al XVIII secolo, ma anche quelle contemporanee raffiguranti Apollo, Marte e Nettuno. Davanti al municipio c’è anche una gogna in pietra su cui si trova la scultura raffigurante un boia e che oggi è il punto di ritrovo più comune per gli abitanti della città.

Un po‘ più nascosta c’è la Fontanella della Bamberka, con la statua di una donna in abiti tradizionali che porta dell’acqua. Ricorda i tempi in cui, nel XVIII secolo, gli abitanti tedeschi di Bamberg scelsero Poznań come meta del loro viaggio da pionieri. Anche grazie a loro, Poznań è diventata una città dalle molte culture dove polacchi, tedeschi ed ebrei vivevano gli uni accanto agli altri.

La parte più antica della città è Ostrów Tumski, l’isola che si trova alla confluenza dei fiumi Warta e Cybina. Grazie alla sua posizione ben protetta, nel IX secolo l’isola permise la fondazione della città e il suo futuro di potenza medievale.

Proprio qui c’è la chiesa più antica in Polonia: la Cattedrale dei Santissimi Apostoli Pietro e Paolo. Nei suoi sotterranei ci sono i resti di alcune tombe, probabilmente quelle dove riposavano i primi re di Polonia, ovvero Mieszko I e suo figlio Boleslao I. Per scoprire la storia dell’isola c’è la Porta di Poznań, con il Centro Interattivo della Storia di Ostrów Tumski. È un palazzo moderno, pluripremiato in vari concorsi architettonici, e uno dei punti chiave dell’Itinerario Reale-Imperiale, che collega Ostrów Tumski alla Città Vecchia e al centro della città dove si trova anche il Castello Imperiale degli inizi del XX secolo, il più giovane castello d’Europa che con il suo stile neoromanico ricorda una vera fortezza medievale. Al suo interno si trova il Centro Culturale del Castello, oggi sede di mostre sperimentali.

Qui c’è anche la sede del Museo dell’Insurrezione di Poznań del giugno 1956 (parte del Museo dell’Indipendenza della Grande Polonia) mentre nella vicina Piazza Adam Mickiewicz c’è un monumento che ricorda la repressione brutale della prima grande protesta operaia contro il regime comunista nel 1956.

Anche il relax vuole la sua parte

Il posto migliore per fare compere è il Vecchio Birrificio, nominato nel 2005 il migliore centro commerciale di medie dimensioni al mondo. La struttura è composta da uno spazio puramente commerciale e da una galleria d’arte che comprende sculture moderne e installazioni fisse, ma ospita anche numerosi eventi culturali.

Poco fuori dal centro c’è il Lago Malta che attira frotte di amanti degli sport d’acqua, e vicino alla riva ci sono anche una pista da sci aperta tutto l’anno, una pista per slittini e altre attrazioni sportive. Ci si può godere le Terme di Malta, uno dei più grandi parchi acquatici in Polonia o prendere un treno sulla ferrovia a scarto ridotto Maltanka per andare al Nuovo ZOO e fare la conoscenza di tigri siberiane, bisonti, orsi e molti altri animali esotici.

Se avrete voglia di immergervi in un clima tropicale in cerca di aria calda e umida, lo troverete nel Palmeto di Poznań: un viaggio incredibile tra continenti lontani, in mezzo a una vegetazione ricchissima che arriva da varie zone climatiche. L’atmosfera è conciliata dal rumore dell’acqua, dagli acquari con i pesci esotici e il ricco programma di eventi tra cui mostre, concerti e visite notturne al Palmeto che si trova nella parte in stile secessione del quartiere di Łazarz.

Non lontano c’è anche il capannone della Fiera Internazionale di Poznań, subito accanto alla stazione centrale di Poznań Główny. Da qui a due passi c’è il quartiere di Jeżyce, famoso in Polonia perché fa da sfondo alla celebre collana di libri per bambini di Małgorzata Musierowicz. La famiglia Borejków, protagonista dei libri, abita proprio in una palazzina dei dintorni della Piazza del Mercato di Jeżyce, uno degli ultimi posti in città dove è possibile sentire parlare il dialetto.

L’ultimo punto obbligatorio del programma è lo Stadio di Poznań, il primo degli impianti preparati per gli Europei di calcio del 2012. La squadra di casa è il KKS Lech Poznań che, tra il 2008 e il 2010, è stata la squadra di Robert Lewandowski. Lo stadio può ospitare fino a 43 000 spettatori, è attrezzato per le persone con disabilità e oltre alle partite di calcio ospita concerti e spettacoli. Per chi vuole scoprire lo stadio e anche i suoi angoli solitamente chiusi al pubblico, ci sono continuamente visite guidate.

Gli amanti dell’arte non vorranno mancare il Museo Nazionale che nella sua ricchissima collezione vanta anche “Spiaggia a Pourville”, l’unica opera del pittore impressionista Claude Monet che si può trovare in Polonia. Invece, nel Museo di Arti Applicate è possibile toccare e persino annusare i tempi antichi. Tra l’altro si trova nel ricostruito Castello reale e ha una torre panoramica da cui si gode di un panorama su tutta la città vecchia.

Cos’altro?

Dopo una visita così ricca, non c’è altro da fare che godersi un po‘ di cucina locale. Possono essere le classiche patate al forno con formaggio bianco o, per i palati più raffinati, l’anatra alla Poznań servita con gnocchetti di patate, mela arrosto e cavolo novello.

Infine, si può dare un’occhiata al Punto Informazioni turistiche PLOT nella Piazza del Mercato della Città Vecchia al civico 59/60 dove è possibile comprare souvenir tra cui gli ormai famosissimi calzini con le caprette e la Mappa Turistica di Poznań grazie alla quale potrete visitare Poznań in modo ancora più piacevole e conveniente.

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