La regione della Santacroce
Una regione piena di bellezza, grazie ai Monti della Santacroce e al Parco Nazionale che li protegge. La regione della Santacroce è piena di storie di monaci ed eremiti, leggende antichissime e dinosauri, ma anche cittadine dal carattere particolare, molti monumenti e famosi resort. Il suo capoluogo è Kielce.
Santacroce – il cuore della Polonia
Una terra piena di leggende, spiriti e magie, circondata dai boschi con un cuore di monumenti affascinanti.
Secondo alcuni storici, il primo battesimo cristiano in Polonia è stato celebrato proprio in questa regione, a Wiślica, già nell’anno 880. La prova sarebbe un antichissimo fonte battesimale ritrovato proprio in questa cittadina che sorge sul fiume Nida. Di sicuro, la regione della Santacroce, e in particolare la cittadina di Nagłowice, per un po’ di tempo è stata la casa del vero padre della letteratura polacca: il poeta cinquecentesco Mikołaj Rej. Oggi, nel Palazzo che porta il suo nome, eretto dalla famiglia Walewski intorno all’anno 1800, si trovano il Museo Mikołaj Rej e anche delle stanze affittate ai turisti.
La regione della Santacroce è piena di curiosità del genere. Per scoprirle, non si può non iniziare dal suo capoluogo, Kielce, un paradiso geologico, senza dimenticare la città di Sandomierz, ricca di storia e famosa nella cultura popolare come sfondo dell’apprezzata serie tv Ojciec Mateusz, adattamento polacco dell’italianissimo Don Matteo.
Cos’altro vedere?
I monti della Santacroce
Non sono vette particolarmente alte perché sono il risultato di processi geologici relativamente giovani, ma la loro composizione rocciosa è la più antica di tutta la Polonia e oggi la catena è in parte sotto la tutela del Parco Nazionale della Santacroce. La vetta più alta è quella di Łysica sulla quale vale la pena avventurarsi per la presenza del fiume di roccia che accompagna tutta la fila dei monti vicini. Si tratta di frammenti di roccia erosiva che scorrono quasi come un fiume, naturalmente privi di vegetazione, e composti da minerali di arenaria del cambriano di circa 500 milioni di anni. Sulla seconda vetta più alta della catena, un tempo chiamato Łysa Góra, prima dell’avvento del cristianesimo si tenevano dei sabba di stregoneria. Oggi invece il monte è conosciuto meglio come Santa Croce, da cui viene il nome della catena montuosa e di tutta la regione, perché ospita il più antico santuario in Polonia con le Reliquie della Santa Croce.
Ogni anno qui si tiene anche il Mercatino della Santacroce, un evento apprezzato e frequentato tanto quanto l’antica festa dei “Dymarki” della Santacroce a Nowa Słupa, dove si rievoca la fusione del ferro in forni speciali chiamati appunto dymarki, come si usava in questa regione migliaia di anni fa.
Grotte e dinosauri
I Monti della Santacroce sono ricchi di attrazioni, una delle quali è il percorso turistico nella Grotta Raj, apprezzata per la ricchezza e la varietà delle sue stalagmiti in calcite, ma ci sono anche grandi concentrazioni di stalattiti. Si può anche visitare il Centro multimediale dell’uomo di Neanderthal dove è possibile osservare un ologramma 3D del teschio di un uomo preistorico e la replica di un mammut a grandezza naturale.
Per chi invece è curioso di scoprire come si viveva in campagna da queste parti c’è il Parco Etnografico – Museo della Campagna di Kielce con sede a Tokarnia che ricostruisce capanne, fienili, mulini e casali. È possibile anche assistere a mostre di artigianato, giochi all’aperto e visite tematiche dedicate per esempio ai mestieri scomparsi, alle feste o alla vita quotidiana. Inoltre, questo museo ospita ogni anno il Festival dei Sapori della Santacroce, il Mercatino Agroalimentare della Santacroce e la Fiera della Fusione del Piombo.
Il Museo Archeologico di “Krzemionki” fa parte del Patrimonio UNESCO dal 2019 ed è la vera punta di diamante della regione, dal momento che qui è possibile esplorare le miniere neolitiche di selce, conservate come dentro a una capsula del tempo. Un percorso di un chilometro e mezzo in parte sotto terra mette in luce questo paesaggio industriale vecchio 5000 anni con tanto di cave, tunnel e depositi.
Sempre a proposito di musei e cultura produttiva, vale la pena recarsi nella vicina Ćmielów per visitare il Museo Vivo della Porcellana, prodotto che ha reso famosa la città in Polonia e non solo.
A Bałtów si può visitare il locale complesso turistico con il primo parco giurassico polacco. Il percorso è lungo circa un chilometro e presenta oltre 100 modelli di dinosauri a grandezza naturale. Ma ci sono anche un Museo Giurassico, un Oceanario Preistorico, un serraglio con un rancho e il Villaggio delle Streghe Sabathówka. Qui a Bałtów, dove anni fa furono ritrovati resti di veri dinosauri, si può venire non solo per scoprire il mondo preistorico, ma anche per godere della ricca offerta di hotel e ristoranti della città.
La magia dei castelli
Le rovine del Castello di Krzyżtopór a Ujazd lasciano sempre a bocca aperta con le mura bianche che sbucano fra le colline. Progettato dall’architetto italiano Lorenzo Senese, era la residenza del nobile Krzysztof Ossoliński e aveva molti riferimenti architettonici al calendario: quattro bastioni difensivi come le quattro stagioni, 12 sale come i mesi dell’anno, 52 stanze come le settimane e 365 come i giorni. Dalla sala da pranzo, grazie al soffitto di vetro, era possibile ammirare i pesci che nuotavano nell’acquario sovrastante, mentre i cavalli nelle stalle avevano specchi in cui ammirarsi e musette d’oro da cui mangiare.
Oggi è possibile partecipare a eventi all’aperto dedicati alla cavalleria e a visite notturne.
Altrettanto interessante è il Castello di Szydłowo, con le mura in pietra guarnite da merli dove ogni anno si tengono il “Torneo Cavalleresco per la Spada di Re Casimiro I il Grande” e la “Festa della prugna”.
In Ponidzie
Questa zona prende il nome dal fiume Nida che la attraversa e ha un paesaggio che ricorda quello delle steppe. Entro i suoi confini si trovano, tra le altre cose, le rovine del castello di Chęciny, uno dei più grandi in Polonia nel XVI secolo. L’ideale è venire qui durante una visita notturna con spettacoli di fuoco e di luci, danze antiche e la Dama Bianca.
Qui c’è anche la città di Wiślica che nell’alto medioevo era, dopo Cracovia e Sandomierz, il centro amministrativo e politico più importante della Piccola Polonia. La sua Chiesa sorprende i visitatori con una statuetta della Vergine Maria ridente, con la pavimentazione romanica raffigurante persone in preghiera che si trova nei sotterranei e con la fonte battesimale dove venne battezzato il primo re di Polonia Mieszko I.
In Ponidzie non mancano le offerte termali a Solec-Zdrój e Busko Zdrój, come anche l’annuale Festival Musicale internazionale Krystyna Jamroz.
E sempre a proposito di musica, nella vicina Jędrzejów tenete d’occhio il programma del Festival Internazionale di Musica da Camera e per Organo.
Un ultimo posto interessante in questa regione è la città di Pińczów, antico centro dell’attività del gruppo protestante radicale dei Fratelli Polacchi.