Zielona Góra – La Capitale Del Nettare Degli Dei

Secondo la leggenda, dopo la morte di Bacco per mano dei titani, la pallade Atena bagnò con le gocce del suo sangue le rive del mare Mediterraneo, la Francia, ma anche le terre lungo il Reno e la Mosella. Da ognuna di queste gocce venne fuori un vigneto che diede inizio alle famose regioni vitivinicole. E un pizzico di sangue pare che sia caduta sulla terra di Zielona Góra… Per saperne di più su questa leggenda c’è una mostra dedicata dal titolo Museo del Vino all’interno del Museo della regione del Lubusz, un punto immancabile di una gita per il capoluogo di questa regione.

Informazioni di base
Superficie
278,32 km²
Abitanti
140 403 (2022)

Una goccia di storia

Zielona Góra e il vino sono un abbinamento perfetto. Le viti crescono su queste colline già da molto tempo prima che venisse fondata la città. Ci sono state le locuste, la peste, il continuo passaggio di potere dalla dinastia Piast a quella Jagellone, passando per gli Asburgo, i re di Prussia, la Germania e infine il ritorno nei confini della Polonia nel 1945, ma nulla nei secoli è riuscito a intralciare la crescita galoppante della viticultura in questa regione. Proprio a Zielona Góra nel 1826 è iniziata la prima produzione in Germania di spumante di vino d’uva, nello stabilimento di Friedrich August Grempler, il quale, dopo cent’anni in cui a Zielona Góra erano già attive altre sei cantine, arrivò a produrre 250.000 bottiglie all’anno prima della guerra addirittura 800.000.

La produzione di vino ha superato persino la seconda guerra mondiale e ha permesso l’inizio della produzione nello Stabilimento Vitivinicolo Statale della regione di Lubusz. Dopo la fine del comunismo, nel 1999, la fabbrica ha chiuso, i suoi stabilimenti erano destinati all’abbandono e sembrava che la tradizione vitivinicola dovesse sparire.

Da qualche anno però le cose vanno in direzione contraria e la tradizione del vino sta ritornando importante. Quindi i posti legati al vino sono importanti, anche se il fascino di Zielona Góra non finisce certo qui.

Il gusto del vino

Il museo del vino raccoglie oltre 1540 reperti che raccontano la storia del settore vitivinicolo a Zielona Góra dai suoi esordi fino a oggi: torchi, botti, serbatoi, pigiatrici a mano e anche una serie di illustrazioni del vignettista Jerzy Fedro dedicate al vino come quella di quando un tempo un addio al celibato durava due settimane e lo sposo “faceva il pieno” al punto che era dura per lui stare in piedi davanti all’altare.

Un’altra grande attrazione della città è senza dubbio il Palmeto, una grande serra piena di palme, attaccata all’edificio della cantinetta aperta da Grempler nel 1818 per la produzione di vino. Davanti al Palmeto si estende un vigneto storico, che ci riporta ai tempi in cui tutte le colline attorno alla città erano coperte da vigneti. All’interno del Palmeto non ci sono soltanto palme, ma anche altre varie piante tropicali tra le quali, volendo, si può pranzare nel ristorante interno mentre dalla terrazza ci si può godere il panorama della città.

Trovandosi sulla Collina del Vino si può anche visitare la locale Cantinetta per provare un po‘ di vini locali.

In marcia con i nanetti di Bacco!

Pisolo, Bottaiolo, Restolo, Scherzolo Cornettolo, Scrivano il giovane: così come Breslavia ha i suoi nani, da qualche tempo Zielona Góra ha i suoi Bachusiki, i nanetti di Bacco. Oltre 50 statuette dai nomi buffi che formano l’Itinerario dei Bachusiki. La maggior parte di loro si trova lungo la via principale pedonale di Zielona Góra, una delle più lunghe di tutta la Polonia, piena di piccoli caffè, ristoranti e pub aperti spesso dentro vecchie cantine.

La Piazza del Mercato Vecchio ospita molti eventi tra cui la Festa della Vendemmia durante i Giorni di Zielona Góra. In piazza batte il cuore del centro storico con il monumento più antico della città, la Basilica di Santa Jadwiga di Slesia, la Torre dei Bagniil Municipio e i resti delle mura cittadine. Gli interni della chiesa della Madonna di Częstochowa, con i suoi balconi bianchi su tre piani, possono sorprendere perché più che a una chiesa fanno pensare a un teatro.

Planetari e torture

Il Planetario Venus di Zielona Góra ha una parte nel primo film animato fulldome polacco „Sulle ali dei sogni“, dedicato alla storia del volo. Ci sono solo altri due planetari al mondo con una cupola semovente così che permette di cambiare nel tempo l’angolo di proiezione in base a quello che si vuole mostrare. Il Planetario fa parte, assieme al Centro Naturale, del Centro della Scienza Keplero, intitolato al famoso matematico del XVII secolo considerato il primo astrofisico della storia e scopritore delle tre regole del movimento dei corpi celesti nel Sistema solare (le cosiddette leggi di Keplero).

Lungo gli itinerari della città non può mancare il Museo delle torture antiche, parte permanente del Museo della terra di Lubusz. Tutti gli oggetti sono esposti nelle anguste cantine dell’edificio e presentano in modo suggestivo il funzionamento del sistema penale, il modo di eseguire le condanne e i metodi di tortura medievali e moderni. Al solo guardare gli strumenti di tortura usati per i processi per eresia, si possono sentire il tintinnio delle manette e le urla dei torturati.

Per concludere la giornata si può andare a un concerto al Teatro sinfonico di Zielona Góra o rilassarsi nell’Acquapark del Centro ricreativo-sportivo.

La Magia del Falubaz

L’Ultramaratona Nowe Granice, il Grand Prix Kaczmarek Electric MTB, il Motocross di Zielona Góra “Parszywa 12”La marcia di Nordic Walking della vendemmiaBattle of Europe o il Grand Prix di Zielona Góra di marcia longa sono solo alcuni dei molti eventi sportivi organizzati in città lungo tutto l’anno. Per provare una carica di adrenalina, bisogna andare all’arena Falubaz, intitolato al locale club di speedway, dove i motociclisti possono sgasare a oltre 100 chilometri all’ora senza freni. Ma le emozioni sportive arrivano anche dai cestisti dello Stelmet Enea BC – quattro volte campioni di Polonia di pallacanestro.

C’è molto da fare anche per gli amanti dell’attività all’aria aperta: ci sono sentieri per il nordic walking, piste ciclabili o anche la possibilità di fare una crociera sull’Odra in nave o in barca a remi. Per chi si ferma a Zielona Góra un po’ di più, si può saltare in sella a una delle 400 biciclette offerte in bike-sharing per arrivare al Museo Etnografico di Ochla, al palazzo e al parco di Zatonie, all’Orto Botanico e alla lanca dell’Odra nel bosco. Buon viaggio!

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